L’interoperabilità può essere intesa come lo scambio di informazioni tra utenti conseguente ad una capacità dei terminali e delle reti di diversi fabbricanti di collegarsi e di svolgere operazioni coordinate. Alla base di tale scambio c’è la indispensabile necessità che le diverse parti di una rete e/o differenti reti dialoghino tra loro e con i terminali collegati.
Per assicurare questo interlavoro devono essere definite delle interfacce standard in determinati punti della struttura, detti punti di interconnessione. Più la loro definizione sarà puntuale, maggiore sarà la certezza che reti e terminali di costruttori diversi potranno correttamente cooperare. È evidente che il concetto di interoperabilità si deve applicare anche ai servizi; anzi è l’interoperabilità dei servizi che l’utente percepisce e pertanto essa deve essere garantita indipendentemente dal costruttore della rete e dalla marca del terminale.
Le interfacce sono definite da apposite specifiche tecniche redatte da organismi preposti a tali compiti sia a livello internazionale (IEC, UIT, ETSI, ISO, ecc) sia livello nazionale (commissioni e gruppi di lavoro nazionali) ai quali partecipano sia i costruttori di apparati che i gestori di reti e di servizi.
Facendo una suddivisione macroscopica del problema, per garantire una completa interoperabilità tra i diversi servizi ed i diversi terminali è necessario garantire l’ “interconnessione” tra le reti e l’“intercomunicabilità” tra terminali e tra servizi.
Le attività necessarie a garantire l’interoperabilità sono quindi:
- la redazione di specifiche tecniche relative alle diverse interfacce (tra reti, tra terminali, tra servizi) esercitata dai predetti organismi (attività di normazione);
- la verifica del rispetto di tali regole all’atto dell’immissione sul mercato di un componente che debba essere inserito nel sistema (parte di rete, terminale, protocollo) esercitata da laboratori di prova e certificazione (attività di certificazione).
L’ Arke’S partecipa alla redazione delle specifiche a livello degli Organismi internazionali e nazionali di standardizzazione e svolge successivamente un’attività di test di laboratorio che consente ai costruttori ed i gestori di vedere certificati i loro prodotti.