Regolamento dei Servizi Wi-Fi ad uso pubblico

Decreto del 28.05.2003

La regolamentazione dei servizi Wi-Fi in Italia

Per quanto concerne l’Italia, si è provveduto a disciplinare dapprima l’utilizzo della tecnologia Wi-Fi ad uso privato.Il D.P.R. del 5 ottobre 2001 N. 447 fornisce disposizioni sui sistemi di telecomunicazione ad uso privato e, chiarendo le modalità per l’ottenimento delle autorizzazioni generali e delle licenze individuali, indica i requisiti dei dispositivi che sono di libero uso.L’articolo 5 del D.P.R. prevede che l’autorizzazione generale (intesa come autorizzazione a svolgere attività di telecomunicazioni ad uso privato) è necessaria nel caso di “installazione o esercizio di reti locali radiolan e hiperlan”, salvo quanto disposto dall’articolo 6, comma 1 lett. b), in altre parole salva l’ipotesi di libero uso.

L’articolo innanzi citato definisce le ipotesi di c.d. “libero uso”: le possibilità, cioè, di esercizio e installazione di una rete locale di tipo radio e hiperlan confinata nell’ambito fondo ai sensi dell’articolo 183 del D.P.R. 29/03/73 n. 156.

Gli sviluppi delle tecnologie e degli standard, nonché le richieste provenienti dal mercato hanno evidenziato la necessità di una regolamentazione per l’offerta pubblica delle Radio-LAN.Il 28 maggio 2003, in parallelo, venivano adottati la delibera dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni e il decreto del Ministero delle Comunicazioni, che definivano il quadro di settore.Il decreto ministeriale ha provveduto alla regolamentazione amministrativa del sistema di autorizzazione ed alla disciplina sulla modalità di utilizzo delle frequenze (locali aperti al pubblico o aree confinate a frequentazione pubblica), mentre l’Autorità ha provveduto a disciplinare gli aspetti relativi alla definizione regolamentare dei servizi e delle reti oggetto di offerta, all’interconnessione, alla tutela dell’utenza, allo sviluppo della concorrenza.

Con decreto del 20 febbraio 2003, il Ministero delle Comunicazioni ha proceduto ad una modifica del Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze al fine di consentire l'utilizzazione delle bande 2,4 e 5 GHz, per la fornitura dell'accesso del pubblico attraverso i sistemi R-LAN.

Nel corso del 2002 e del 2003 il Ministero delle Comunicazioni ha autorizzato alcuni operatori di telecomunicazioni che gestivano reti R-LAN a espletare, per un periodo limitato di tempo (semestrale), la sperimentazione dei servizi di comunicazione Wi-Fi ad uso pubblico, rilasciando una serie di "autorizzazioni provvisorie all'esercizio sperimentale di servizi di comunicazione Wi-Fi a uso pubblico per mezzo di reti radiolan".Il decreto fissa le condizioni per il conseguimento dell'autorizzazione generale per la fornitura, attraverso le applicazioni R-LAN nella banda 2,4 GHz o nelle bande 5 GHz, limitandone l'uso ai "locali aperti al pubblico o in aree confinate a frequentazione pubblica quali aeroporti, stazioni ferroviarie e marittime e centri commerciali".

Risulta pertanto ad ora esclusa la possibilità di fornire servizi Wi-Fi ad esempio in una piazza o in un piccolo paese; si tratta di una limitazione che sembrerebbe in contrasto con le disposizioni comunitarie, che non contengono specifiche limitazioni in tal senso. La richiesta di un'autorizzazione alla fornitura dei servizi, inoltrata dall'operatore, costituisce denuncia di inizio attività e dà titolo ad avviare il servizio contestualmente alla sua presentazione.

Articoli Correlati

Telecomunicazioni
views 92
 Le telecomunicazioni e la telematica Negli ultimi 10 anni hanno avuto una straordinaria evoluzione. La continua innovazione tecnologica insieme alla spinta verso una sempre maggiore liberalizzazion...
Gli Allegati al Codice delle Comunicazioni Elettro...
views 15
Allegato n. 1 (articoli 28, comma 1, e 33, comma 1) Elenco esaustivo delle condizioni che possono corredare le autorizzazioni generali (Parte A), i diritti di uso delle frequenze radio (Parte B) e i d...